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Troppa variabilità nelle performance ospedaliere: ritorniamo sui banchi di scuola?

di - 18 Luglio 2013
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Anche in questo caso, infatti, a fronte di una media nazionale comunque altissima (le linee guida internazionali indicano come appropriata una proporzione del 10-15%), le percentuali di ricorso al parto chirurgico sono ingiustificatamente eterogenee (Fig 2). Accanto all’esigenza di improntare più efficaci operazioni di sensibilizzazione della popolazione delle pazienti e dei professionisti sugli effetti avversi del parto chirurgico e sui benefici del parto naturale, è necessario tenere conto delle dinamiche che influenzano (o addirittura determinano) il ricorso al cesareo. Tra le c.d. ragioni “non mediche”, è opportuno considerare il livello di adeguamento del personale (nel numero, nella tipologia professionale e nella capacità di copertura h24) e delle risorse tecnologiche tali da garantire 24h su 24 e 7 giorni su 7 la possibilità della donna di partorire in modo naturale (senza rendere necessario il ricorso inappropriato al parto chirurgico). Le stime di pne sono infatti “aggiustate”, ovvero tengono conto dei fattori di rischio (caratteristiche individuali, comorbidità materne, posizioni anomale del feto) in presenza dei quali l’opzione per il parto chirurgico risulta necessaria: la variabilità risulta, quindi, essere legata esclusivamente a questioni estranee a valutazioni relative alla salute della donna e del feto e probabilmente più affini a ragionamenti di natura economica e, soprattutto, organizzativa (pensiamo, ad esempio, al fatto che i parti chirurgici sono, a differenza di quelli naturali e, per loro stessa natura, programmabili).

Fig 2: Variabilità nazionale nella proporzione di parti cesarei primari_ fonte sito web pne http://151.1.149.72/pne11_new/

 

F2

Il discorso vale anche in riferimento ad altre tipologie di indicatore, le quali vanno a valutare aspetti qualitativi dell’assistenza più legati alle capacità del professionista e meno a elementi gestionali (Fig 3).

Fig 3: Variabilità nazionale nella mortalità a trenta gg dall’intervento di BPCA isolato_ fonte sito web pne http://151.1.149.72/pne11_new/

F3

Che voto dare, quindi, al nostro sistema sanitario? Se è vero quanto abbiamo imparato sui banchi di scuola, o meglio, di grandi scuole economiche, l’equità nell’accesso alle prestazioni è l’obiettivo fondamentale di un servizio sanitario nazionale. La buona tradizione alimentare forse non ci compensa pienamente delle differenze qualitative legate alla disponibilità economica individuale o alla mera casualità di trovarsi in una parte più o meno fortunata del Paese o della Regione o della Città: il voto rischia di essere un po’ bassino.

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