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Le riforme di sistema. Una nuova stagione

   
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Con il decreto legge 31 maggio 2021, n. 77, il Governo ha introdotto nuove misure di semplificazione ed accelerazione volte a consentire la tempestiva realizzazione dei progetti riconducibili al Piano Nazionale Riforme e Resilienza (PNRR) e, quindi, la piena utilizzazione dei cospicui fondi che affluiranno grazie allo strumento del Next Generation UE.

Secondo una evidente e condivisibile logica di unitarietà di sistema, il decreto amplia il suo raggio di azione agli interventi attuativi del PNIEC e, in larga parte, a quelli previsti nel Piano nazionale per gli investimenti complementari nonché, in alcuni casi, ai progetti co-finanziati con i Fondi europei.

Per quanto riguarda il settore degli appalti e dei contratti pubblici, si tratta dell’ennesimo tentativo di riforma, che fa seguito, da un lato, ai numerosi interventi modificativi del Codice degli Appalti che si sono succeduti a partire dal 2016; dall’altro, alle più recenti disposizioni del Decreto Sblocca – Cantieri (d.l. 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, nella legge 14 giugno 2019, n. 55) e del c.d. decreto semplificazioni I (d.l. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, nella l. 11 settembre 2020, n. 120).

I precedenti interventi erano concentrati prevalentemente sulle disposizioni del settore. Viceversa, il nuovo decreto appare figlio della considerazione che occorre operare sul sistema Italia, in modo organico, con una regolazione che prenda le mosse da quello che precede e comprenda quello che segue l’affidamento del contratto. La novità va salutata con grande favore.

E’ necessario infatti comporre le numerose tessere di un difficile mosaico, che crei un humus favorevole agli investimenti, pubblici e privati, consentendo al Paese di ripartire.

Il d.l. 77/2021 inaugura un percorso che ci si augura possa essere proficuo.

Certo, il decreto è orientato ad una prospettiva di medio periodo, vale a dire porre le condizioni per una tempestiva realizzazione degli interventi previsti dal PNRR e degli altri Piani ivi menzionati, per i profili che vi rientrano.

Tuttavia, sullo sfondo si percepisce un orizzonte di maggior respiro.

La novità appare evidente per la materia degli appalti, dove viene anticipata una futura riforma del settore. Ma è facile immaginare che anche in altre materie, ad esempio in relazione alle esigenze di rinnovamento e maggior efficienza dell’Amministrazione pubblica e di semplificazione delle sue procedure, molte delle disposizioni ora introdotte a titolo sperimentale potranno poi diventare, a regime, misure ordinarie.

Per tale ragione, ApertaContrada ha deciso di inaugurare un nuovo dossier, destinato a questi temi: “Le riforme di sistema. Una nuova stagione”.

Verranno ospitati scritti di studiosi ed esperti di varie discipline, legati dall’idea di offrire un contributo critico e costruttivo all’evoluzione del sistema Paese.

Il dossier viene inaugurato da alcuni articoli in materia di appalti, che non ne esauriscono però il perimetro.

Come sempre accade sulla nostra Rivista, il dossier è aperto all’apporto di chi voglia intervenire nel dibattito. Chiunque sia interessato può inviare scrivere per email all’indirizzo rivista@apertacontrada.it per sottoporre la richiesta di pubblicazione al Comitato Scientifico della Rivista


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