Incroci di amministratori e incroci di soci fra le blue chips
5. Conclusioni
Le analisi svolte sembrano confermare che tanto nel 1998 quanto nel 2008 la rete delle partecipazioni e degli amministratori si sono sovrapposte. Tale sovrapposizione ha permesso di integrare strettamente un gruppo di blue chips (la Galassia) sotto il controllo di alcune banche, prima, e delle stesse banche e di alcuni soggetti non finanziari poi. Al netto di tale blocco e, quindi, considerando solo MIB pubblico e MIB residuo, i legami sia partecipativi sia tra amministratori sono risultati deboli, se non del tutto inesistenti. Il sistema della Galassia, caratterizzato dalla presenza di un limitato numero di azionisti rilevanti collegati da un limitato numero di amministratori, può permettere, al suo interno, l’espropriazione degli azionisti di minoranza da parte di quelli rilevanti.
A tale conclusione se ne può aggiungere una seconda, suggerita dall’evoluzione della Galassia nel periodo considerato. Con la comparsa al vertice della stessa di nuovi soggetti si sono infatti manifestate nel 2008 due tendenze:
– la prima, già rilevata sopra, è costituita dall’estensione della rete degli amministratori non solo al MIB residuo, come già avvenuto in passato, ma anche al MIB pubblico;
– la seconda riguarda l’attività dei soggetti non finanziari presenti all’interno della Galassia, dove un consistente numeri di concessionari pubblici (Atlantia, Autogrill, Lottomatica, Mediaset e Telecom) e appaltatori pubblici (Impregilo) ha marginalizzato o rimpiazzato soggetti più “strettamente” privati (Pirelli, FIAT, Edison, Montedison).
La Galassia sembra quindi aver indirizzato i propri interessi verso soggetti e campi di attività pubblici o semi-pubblici, una tendenza che potrebbe essere interpretata, con le parole di Max Weber, come l’affermarsi di un capitalismo orientato “in vista delle possibilità di un’acquisizione continuativa in forza di un potere garantito politicamente”.
Entrambe le conclusioni possono essere, allo stato, considerate ipotesi di lavoro, da confermare in ulteriori lavori sulla base di modelli econometrici.
Carlo Drago, Università di Napoli, Dipartimento di Matematica e Statistica, Stefano Manestra e Paolo Santella, Banca d’Italia.
E-mail: carlo.drago@unina.it; stefano.manestra@bancaditalia.it; paolo.santella@bancaditalia.it.
L’articolo è una sintesi dell’articolo degli stessi autori, disponibile in www.ssrn.com dal titolo: “Interlocking Directorships and Cross-Shareholdings Among the Italian Blue Chips”.
Le opinioni espresse sono esclusivamente personali e non impegnano in nessun modo la responsabilità della Banca d’Italia.
Ringraziamo Livia Aliberti, Marcello Bianchi, Magda Bianco, Salvatore Chiri, Pierluigi Ciocca, Silvia Giacomelli, e Nicola Pesaresi per i preziosi commenti formulati.