Codice del Processo Amministrativo
Decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, Attuazione dell’articolo 44 della Legge 18 giugno 2009, n. 69, recante delega al governo per il riordino del processo amministrativo. (GU n. 156 del 7-7-2010 – Suppl. Ordinario n.148)
Testo in vigore dal 16 settembre 2010
Dopo centovent’anni dalla sua nascita, per la prima volta la giustizia amministrativa ha avuto il suo codice. È morta, ed è rinata dalle sue ceneri. L’evento è molto significativo. Per oltre un secolo, i giudici amministrativi si sono fondati su poche norme di legge per costruire un elastico ed efficiente sistema di tutela giurisdizionale. Il nuovissimo Codice del processo amministrativo riassume questa straordinaria esperienza, civile prima ancora che semplicemente giuridica, fissandola in regole e precetti, spesso di forse non necessario dettaglio. Questo certo irrigidisce il sistema: chiaramente nessuno può prevedere come si evolverà la funzione di giustizia che il nuovo codice è chiamato a disciplinare. Altrettanto certamente però, in un mondo nel quale manca la cultura del procedimento e della partecipazione, mentre gli interessi, pubblici e privati, hanno quasi mutato natura, sempre meno contrapposti e sempre più bisognosi di composizione, come sono, il lungo testo del Codice del processo amministrativo può costituire per tutti, cittadini, imprese, amministrazioni, l’occasione per aprire nuovi scenari e trovare nuovi percorsi.
Per questo motivo ApertaContrada ha deciso di pubblicarlo, per contribuire a farlo conoscere, con l’augurio di aprire una discussione su questo nuovo corpo di norme.
Filippo Satta