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La “sapienza breve”

di - 4 Febbraio 2010
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La scuola ha dovuto adeguarsi alle mode dominanti. Funzione della scuola non è solo quella di trasmettere e diffondere le conoscenze acquisite. E’ soprattutto quella di spiegare come la conoscenza si forma. E a mezzo di quali tecniche si perviene ad acquisizione di nuove. È una funzione esclusiva, quindi essenziale, che richiede tempi lunghi. Abitua allo sforzo ed alla serietà dell’impegno. La scuola vi ha rinunciato. Per resistere alla concorrenza degli audiovisivi l’insegnamento si è trasformato in prevalentemente nozionistico. È stato un errore fatale. La scuola sarebbe stata battuta alla grande. La comunicazione audiovisiva non richiede sforzi, offre informazioni maggiori, è più efficace. Resa accessibile a tutti (è stato il grande obiettivo dei due ultimi secoli) la scuola viene abbandonata dai giovani in percentuali crescenti. Il fenomeno per la sua estensione ha formato oggetto di dibattiti nei grandi organi di informazione. Sono state messe allo studio misure alternative consistenti nella equiparazione alla scuola di determinate esperienze lavorative. Le cause dell’abbandono sono del tutto nuove. Non più per ragioni economiche, ad esempio cercare lavoro per sostenere la famiglia, ma per decisione autonoma. L’insegnamento scolastico è avvertito come inutile, noioso. In parte è vero. È l’effetto degli indirizzi nozionistici accolti. Variazioni si sono avute nella ricerca. I finanziamenti militari hanno gradatamente portato a sostituire agli scienziati singoli grandi organismi specializzati, alla sacralità la redditività. Il processo si è così completato.
Il “secolo breve” ha sepolto la “sapienza lunga”. Ha creato la “sapienza breve”.

3. I tempi si sono accorciati. Il “secolo breve” è finito in anticipo, tra la fine degli anni ’80 e l’inizio di quelli ’90. Sono trascorsi non più di venti anni e già ci troviamo a confrontarci con novità paragonabili a quelle dell’intero periodo antecedente, forse superiori. Lo scenario mondiale di improvviso è di nuovo mutato. In modo radicale. Per di più, per la prima volta nella storia, il mutamento, profondo e nello stesso tempo rapido, non è effetto diretto di una guerra. L’URSS è implosa. Il collettivismo è quasi totalmente scomparso. Il “mercato” si è imposto dovunque come dominante. Gli USA sono assurti al rango di unica potenza mondiale, con la pretesa di doversi ora considerare responsabili degli andamenti dell’intero mondo. I successi cui aspiravano non si sono prodotti. Nuovi fattori di fibrillazione si manifestano di continuo. Per effetto di un processo di sviluppo, che per dimensione ed intensità non ha precedenti, in poco meno di venti anni la dominanza economica mostra di spostarsi dai paesi democratici occidentali (poco meno di un miliardo) a quelli dell’area sud ed est asiatica (oltre tre miliardi). Il nuovo assetto geopolitico abbraccia anche larghe zone del sud America e dell’Africa. Aree USA-dipendenti tendono a collocarsi in posizioni di terzietà. Non basta. Il processo di riassestamento economico, finanziario, diplomatico, militare ha aperto spazi nei quali si sono inserite come autonomi protagonisti organismi sopranazionali, con tendenza a sottrarsi al controllo del sistema degli Stati, anche in grado di garantirsi spazi effettivi di autonomia. Organismi finanziari, organismi illeciti (con reti estese alla quasi totalità del mondo), ed anche organismi produttori di tecniche i cui effetti condizionano i comportamenti umani.
Ci si appalesa un ulteriore aspetto della trasformazione in corso, in parte già attuata. La funzione della innovazione è ormai definitivamente radicata, nel mondo occidentale, in grandi organismi produttivi. In origine alimentati dalla spesa militare, ora in grado di realizzare progressi impiegando conoscenze e mezzi finanziari frutto della commercializzazione delle acquisizioni precedenti. Con nuovi ritrovati si vuole battere la concorrenza e consolidare la preminenza tecnica ed insieme economica nel mercato mondiale. Si sono, in altre parole, autonomizzati. Gli effetti, nel periodo breve, sono stati quanto mai positivi. Alla possibilità di comunicare in tempo reale tra paesi collocati agli antipodi nel mondo si è aggiunto l’accesso in qualsiasi luogo, anche il più isolato, in tempo reale ed a costi sostanzialmente minimi, alla quasi totalità delle fonti di conoscenza. Il grande obiettivo dell’umanità, la eguaglianza di tutti nel sapere, era conseguito. Alla conoscenza dei testi si aggiungeva l’acquisizione delle immagini. Di tutte le immagini, delle conquiste umane, di ogni specie di viventi, dei luoghi più remoti e nascosti della terra. Ma anche di immagini perniciose, immorali, che in qualsiasi tipo di cultura la società, a tutela dei più deboli, avrebbe valutato ed all’occorrenza vietato. Si è aggiunta ancora la possibilità di ciascuno di inserirsi autonomamente nei processi, inviando messaggi, trasmettendo immagini, esprimendo opinioni. Per concorrere tutti, in condizioni di eguaglianza, alla formazione delle nuove opinioni comuni. I giovani, i ragazzi, perfino i bimbi, isolati nella famiglia, insoddisfatti della scuola, trovano nelle tecniche a disposizione il veicolo per incontrarsi, per colloquiare, per usare il tempo (occupazione tra tutte la più difficile, se mancano impegni professionali o connessi a ruoli bene definiti).
Alla base di tutto vi è la necessità di vendere. Si creano gli eventi. L’efficacia del loro richiamo batte alla grande quella delle notizie complesse. Le immagini, facili ad acquisirsi e perniciose, che si rivolgono agli istinti, hanno la prevalenza. Secondo una antica e ben nota legge, la moneta cattiva scaccia la buona. Chi riesce a smerciare in maggiore quantità la moneta cattiva realizza i guadagni maggiori. I giovani, illusi di avere acquistato ormai il potere (“il potere ai giovani”, altra massima dominante) diventano oggetto e strumento del potere altrui. Sono l’anello debole della competizione. Le organizzazioni sovranazionali illecite hanno facile gioco ad inserirsi nel sistema. Commercio illegale di droga, farmaci pericolosi, organi umani, e degli stessi umani (donne, uomini, minori) hanno trovato la veicolazione ideale per diffondersi.

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