Prima udienza (5.12.2009) per il ricorso relativo al “Caso Campania”
pendente davanti alla Corte di Giustizia Europea
Il 5 dicembre 2009 si è svolta presso la Corte di Giustizia Ue a Lussemburgo l’udienza sul caso relativo al ricorso della Commissione europea contro la gestione dello smaltimento dell’immondizia in Campania. La sentenza è prevista per il 2010 in considerazione della decisione della Corte che ha stabilito che la causa sarà decisa “senza la presentazione di conclusioni scritte”. Nel ricorso (introdotto il 3 luglio 2008 ) Bruxelles contesta all’Italia di “non aver creato una rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento idonei a consentire l’autosufficienza in materia di smaltimento di rifiuti, improntata al criterio della prossimità geografica da un lato e, dall’altro, come tale situazione abbia “determinato un pericolo per la salute dell’uomo e per l’ambiente”. Bruxelles evidenzia uno stato anomalo di salute della popolazione residente nei comuni dell’area Nord Est della provincia di Napoli e Sud Ovest della provincia di Caserta che viene indicata come la zona maggiormente interessata da pratiche illegali di smaltimento e incenerimento di rifiuti solidi urbani e pericolosi”. La conferma deriva da ricostruzioni che dimostrano come vi sia un eccesso di mortalità e di malformazioni nelle zone dove e’ più intensa la presenza di siti di smaltimento dei rifiuti.