Consiglio di Stato, Sez. VI, ordinanza 15 aprile 2015, n. 1930
Il Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte di Giustizia dell’UE due questioni pregiudiziali concernenti l’interpretazione e l’applicazione nell’ordinamento nazionale delle disposizioni della direttiva 2003/96/CE in tema di agevolazioni – in primis di carattere fiscale – sul consumo di prodotti energetici da parte delle imprese a forte consumo di energia.
In sostanza, con la presente ordinanza, è stato sottoposto al vaglio dei Giudici di Lussemburgo il sistema di agevolazioni delineato dalle Autorità italiane fra il 2012 e il 2013 (in esecuzione del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, conv. con modifiche dalla l. 7 agosto 2012, n. 134), che si caratterizza per una più favorevole distribuzione degli oneri generali del sistema elettrico per le imprese energivore operanti nel settore manifatturiero.
Il giudice europeo dovrà quindi chiarire, in primo luogo, se il sistema agevolativo predisposto dalla normativa italiana sia effettivamente riconducibile nel campo di applicazione della direttiva 2003/96/CE, ossia se gli sgravi relativi agli oneri generali di sistema possano rientrare nella nozione di “sgravi fiscali” di cui all’art. 17, par. 1, della direttiva; in secondo luogo, se la direttiva consenta agli Stati membri, una volta introdotti i benefici fiscali per le imprese energivore, di limitarne l’applicazione soltanto ad alcuni settori produttivi.