L’Asia Centrale ex sovietica e il conflitto in Ucraina

Il recente vertice di Mosca dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) – l’alleanza politico- militare composta nel 1992 da Armenia, Bielorussia, Kazakhstan, Kirghizistan, Russia e Tagikistan – ha fatto emergere un interessante sfilacciamento degli alleati asiatici ex sovietici dalla “operazione militare speciale” che la Russia conduce in Ucraina. Nel comunicato finale non vi è, infatti, alcun accenno a un aiuto militare a Mosca (in realtà non esplicitamente richiesto), come all’ipotesi (forse sottintesa) di poter aiutare Putin ad aggirare le sanzioni imposte dall’Occidente. Figura addirittura un paradosso quando viene invocata una imprecisata “cooperazione pratica con la NATO”, alla luce della preoccupante situazione in Afghanistan e negli altri Stati limitrofi (il riferimento è alle minacce dei talebani di attaccare il Tagikistan). Chiaro che non ci sarà nessun dispiegamento delle forze della CSTO in Ucraina e Mosca dovrà trovare un altro modo per compensare le perdite di uomini e di mezzi sul campo…

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