Imposta come home page     Aggiungi ai preferiti

 

Il caso Gamestop e la morale di Monsieur Verdoux

di - 4 Febbraio 2021
      Stampa Stampa      

Per avere successo in ogni cosa bisogna essere organizzati […]: un omicidio è delinquenza, un milione è eroismo. Il numero legalizza, caro amico!

 

Ormai destinato al patibolo, il protagonista di uno dei capolavori di Charlie Chaplin, “Monsieur Verdoux”, riflette sul rapporto tra il numero e la legge; tra l’ineluttabile responsabilità del singolo omicida e le chances di (effimera) gloria per chi organizza massacri ammantati di legalità.

Le riflessioni di Chaplin – Verdoux esprimono una visione anarchica dei rapporti sociali (visione condivisa dall’altro celebre coautore del film, Orson Wells) che in controluce rivela una filigrana altrettanto inquietante: l’impunità percepita dalla moltitudine che non subisce il crimine ma si organizza per perpetrarlo a danno di pochi.

Una percezione d’impunità che si coglie nel comportamento di chi utilizza i c.d. “social” per insultare, diffamare, incitare all’illecito o scioccamente ostentarne di propri.

Nel caso Gamestop, appunto, attraverso il social network di nome “Reddit” una moltitudine di piccoli traders occasionali si coalizzano contro alcuni short sellers professionali, non tanto per ricavarne profitto economico, quanto piuttosto per arrecare ingenti danni al nemico.

La vicenda ha suscitato numerosi commenti, per lo più sensibili alle istanze politiche dell’iniziativa intrapresa da questi moderni Robin Hood (evocativo il fatto che la piattaforma di trading utilizzata dai “Reddit traders” si chiami proprio Robinhood) e cauti nel qualificare come manipolativi i loro acquisti di concerto, pur avendo essi provocato un rialzo del 3.000 % del prezzo dell’azione.

Nihil sub sole novi osservando il caso Gamestop dalla semplice prospettiva del regolare funzionamento del mercato azionario: la letteratura abbonda di locupletazioni di mercato in cui il personaggio del “villain” si staglia a tutto tondo. Di gran lunga più intrigante è osservare la vicenda in una prospettiva di trade wars tra Wall Street e Main Street: in guerra, si sa, torti e ragioni sono spesso inestricabilmente intrecciati ed è facile qui evocare l’immagine di Davide che attenta a Golia.

Ma già Chesterton metteva in guardia dai pericoli del discutere nell’oscurità per avere impulsivamente distrutto da subito il lampione. Ed il lampione, in questo caso, sono le regole che disciplinano il funzionamento del mercato finanziario, anzi la ratio di tale disciplina.

Qualora trovasse conferma l’ipotesi che gli acquisti sul titolo Gamestop erano organizzati, risulterebbe evidente l’alterazione del regolare funzionamento del mercato. In una corretta dinamica degli scambi, infatti, chi specula al ribasso vendendo titoli allo scoperto assume un rischio di mercato persino superiore a quello assunto da chi li acquista sperando nel loro rialzo; ed entrambe queste strategie possono esercitare pressione sulle quotazioni. A fare la differenza è l’eventuale esistenza di una cornice collusiva idonea a ridurre il rischio di chi negozia. Nella vicenda Gamestop la collusione non emerge dalle condotte degli short sellers professionali, mentre è da valutare se l’ostentata convergenza d’intenti di una moltitudine d’individui, accomunati da un “ideale” ma sconosciuti l’uno all’altro, integri una collusione vera e propria oppure un accordo “liquido” come tutti i legami stretti sui social media.

Chiariti i termini della vicenda in punto di diritto, molte altre questioni di carattere politico e sociale sarebbero da trattare. E tuttavia, non è qui luogo di ribadire osservazioni ormai mature ed opinioni largamente condivise circa l’enorme peso dei social; né di affrontare le pur importantissime questioni della responsabilità giuridica dei contenuti che vi sono diffusi e dei criteri in base ai quali coloro che gestiscono tale servizio possono sospenderne o financo escluderne la fruizione attiva.

Più modestamente è forse il caso di sollevare qualche dubbio sul fatto che i social media siano tuttora un luogo neutro che favorisce la spontanea convergenza d’intenti da parte di una moltitudine d’individui ed il coordinamento “dal basso” delle loro azioni, senza mai prestarsi all’utilizzo dei pochi per organizzare la forza altrimenti dispersa e irrilevante dei più.

Sulla scorta di questo dubbio, gli idealisti del caso Gamestop farebbero bene a non affidarsi soltanto al racconto biblico narrato nel primo libro di Samuele, là dove Achimelech oltre al cibo sacro concede a Davide anche la spada che apparteneva a Golia, ma a considerare anche la “bibbia della finanza”, cioè il Financial Times, che in un articolo di qualche giorno fa metteva in guardia dal rischio che “Reddit traders might one day decide to make Robinhood itself a target”.

 

 

*Le opinioni espresse sono imputabili esclusivamente all’Autore e non impegnano l’Istituzione di appartenenza


RICERCA

RICERCA AVANZATA


ApertaContrada.it Via Arenula, 29 – 00186 Roma – Tel: + 39 06 6990561 - Fax: +39 06 699191011 – Direttore Responsabile Filippo Satta - informativa privacy