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Il Medio Oriente tra conflitti, interferenze esterne e contestazioni dal basso

di - 13 Luglio 2020
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C’era un tempo in cui la situazione politica nel Medio Oriente poteva essere descritta essenzialmente secondo due assi: quello del conflitto israelo-palestinese e quello del controllo delle risorse petrolifere. Oggi la situazione è incredibilmente più complessa in quanto la regione è attraversata da una fitta serie di conflitti che creano una ragnatela inestricabile, anzi una serie di ragnatele. E gli eventi – politici, militari ed economici – che continuano a susseguirsi in quell’area – spesso afferiscono contemporaneamente a conflitti diversi.
Per cercare un filo conduttore che ci guidi in questo labirinto è forse opportuno – piuttosto che descrivere ancora una volta i singoli scontri che affliggono l’area – partire da quelle che sono le contrapposizioni di fondo che li alimentano.

La competizione tra Arabia Saudita e Iran per controllare il cuore della regione.
Al netto dei suoi antichi precedenti storici, la rivalità tra le due potenze regionali è stata riattivata dal rovesciamento del regime di Saddam Hussein da parte degli Stati Uniti nel 2003. La circostanza che la maggioranza della popolazione irachena sia di religione musulmana sciita, come in Iran, ha permesso a quest’ultimo di avviare un’azione per la creazione di un “corridoio sciita” che…

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