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Il contact tracing: tra tutela dell’individuo ed efficacia dell’azione pubblica . L’esperienza Cinese e le sfide al sistema di valori Europeo

di e - 24 Aprile 2020
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1. L’uso delle informazioni raccolte dagli smartphones nell’individuazione dei portatori di nuovo coronavirus: il contact tracing
In senso ampio, il contact tracing, o tracciamento dei contatti, è qualunque procedura volta alla ricostruzione dei contatti avuti dai portatori di un morbo infettivo, probabili o accertati[1]. Si tratta di un’operazione che non richiede necessariamente la conoscenza dei percorsi esatti di ciascun portatore o la raccolta di informazioni in forma digitale. In passato, il contact tracing si basava sulla registrazione cartacea dei percorsi dei soggetti infetti o sulle loro dichiarazioni. In generale, mira a fornire uno strumento che, congiuntamente ad altre misure di contenimento, contribuisca a ridurre il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto. Tale numero è identificato con il valore R0, che indica la quantità di persone che ciascun malato, mediamente, infetterà[2]. L’ammontare di tale valore dipende da diversi parametri: l’infettività della malattia, il numero di contatti delle persone infette e la durata dell’infezione. Il valore R0 del nuovo coronavirus è, in un ambiente in cui gli spostamenti dei soggetti infetti non sono limitati, attorno a 2.5.
Attualmente, in mancanza di vaccini e tenuto conto che il nuovo coronavirus presenta una maggiore infettività nei primi 6 giorni della malattia, durante i quali la maggior parte dei pazienti non presenta sintomi, il solo parametro su cui è possibile intervenire è il numero di contatti avuti dalle persone infette attraverso il distanziamento sociale. Ma poiché il 39% dei contagi del nuovo coronavirus avviene negli ambienti familiari, anche riducendo i contatti di tutta la popolazione del 90%, si ottiene un R0 pari o di poco superiore ad 1[3]. In breve, fino al raggiungimento di una resistenza diffusa in ampie fette della popolazione, la quarantena rallenta ma non inverte la curva dei contagi, quantomeno nelle zone in cui sia stata implementata dopo che la diffusione del coronavirus abbia raggiunto una portata epidemica.
In questi scenari, il tracciamento dei contatti senza distanziamento sociale non è sufficiente a ridurre significativamente il valore R0. Come misura presa isolatamente, è meno efficace del distanziamento sociale ed assolutamente insufficiente. Tuttavia, tenuto conto che il distanziamento sociale può avvicinare l’R0 ad 1 (vale a dire all’appiattimento della curva dei contagi), il tracciamento dei contatti può fornire un aiuto determinante per invertire la curva. Ancora più importante è l’impatto del contact tracing negli scenari in cui una malattia infettiva sia presente nella popolazione senza aver raggiunto una portata epidemica. Consente infatti di rallentare la diffusione del virus, ottimizzare gli esami virologici e circoscrivere eventuali focolai sul nascere.
Le società avanzate sono pervase di smartphones che raccolgono informazioni (o dati) sulle attività degli utenti. Tali informazioni consentono diverse tecniche di contact tracing. In particolare, devono essere presi in considerazione tre metodi: a) i dati ottenuti dalle celle telefoniche, che consentono una localizzazione dello smartphone con un margine di errore di qualche centinaio di metri; b) i dati ottenuti dal sistema GPS dei telefoni, che identificano la posizione di uno smartphone con un margine di errore di pochi metri; c) il bluetooth, che non raccoglie dati sulla posizione degli utenti ma trasmette dati agli smartphones vicini e consente quindi di individuare quali soggetti siano entrati in contatto.
La trasmissione di informazioni sulla posizione degli utenti alle autorità mette tuttavia a rischio il diritto alla riservatezza degli utenti. Il contact tracing è, inoltre, una tecnica poco sperimentata e allo stesso tempo drammaticamente urgente nel contrastare i danni economici e sociali causati dal nuovo coronavirus. In Cina, il Covid-19 è ormai diffuso da diversi mesi, si è assistito ad una rapida introduzione di queste tecnologie, anche, come vedremo, a scapito dell’efficienza e della comunicabilità tra i sistemi usati nelle diverse province del paese. La Cina rappresenta in ogni caso il più ampio esperimento di contact tracing mai realizzato ed è pertanto opportuno prendere dimestichezza con i metodi ivi utilizzati.

2. Il Contact Tracing in Cina
L’apice della lotta al coronavirus in Cina ha avuto luogo dal 20 gennaio, quando il governo cinese ha riconosciuto la trasmissione da uomo a uomo e istituito l’isolamento sistematico dei contagiati[4], al 20 Marzo, ossia al primo giorno in cui non si sono registrati nuovi casi, ad esclusione di quelli importati da altri paesi. In appena due mesi la Cina sembra così essere riuscita a contenere l’epidemia di Covid-19.
Accanto a misure di isolamento e distanziamento applicate in massa e con estremo rigore, ed all’impiego su larga scala di termometri e di dispositivi di protezione individuale (in particolare mascherine e respiratori), il tracciamento dei contatti rappresenta una componente essenziale nella strategia cinese di controllo epidemico. A tal riguardo, già dal 21 gennaio, con la creazione del  Meccanismo di Coordinamento per la Prevenzione e il Controllo del Consiglio di Stato[5] (国务院联防联控机制), viene decisa la strategia di contenimento epidemico riassunta nello slogan “scovare, riportare, isolare e curare tempestivamente” (早发现、早报告、早诊断、早隔离、早治疗)[6] e sottolineata la necessità di “identificare le vie di trasmissione (…) e gestire il follow-up dei contatti stretti”[7].
Nei giorni successivi, come messo in chiaro in una conferenza stampa del Ministero dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione (MIIT), viene rapidamente istituito un sistema di raccolta ed analisi dei dati volto a fornire un quadro dettagliato della situazione epidemica, ad analizzare e prevedere i flussi di popolazione, e a fornire gli strumenti necessari per l’allerta tempestiva della distribuzione di contatti stretti[8].
Sulla base dei dati raccolti e condivisi da un ampissimo spettro di enti pubblici (tra i quali organi del governo centrale, amministrazioni territoriali, aziende pubbliche di telecomunicazioni e autorità di regolamentazione), così come dalle principali piattaforme online private del paese (WeChat, Alipay), vengono progressivamente lanciati una serie di strumenti per il contact tracing volti ad identificare ed isolare i pazienti di COVID-19. Il primo di tali strumenti, lo “Strumento di misurazione del contatto ravvicinato” (密切接触者测量仪) viene introdotto a tempo di record il 10 di Febbraio. Già dopo quattro giorni era stato utilizzato per oltre 130 milioni di ricerche[9].
Fulcro nel sistema di raccolta ed identificazione dei dati, e quindi del funzionamento del contact tracing, è la carta di identità digitalizzata, la “jumin shenfenzheng” (居民身份证). Rilasciata dall’autorità di pubblica sicurezza, raccoglie uno spettro molto esteso di dati personali inclusi i dati anagrafici, biometrici, sanitari e giudiziari, così anche come i dati relativi al trasporto aereo, ferroviario e stradale di lunga percorrenza[10]. Al documento di identità è anche collegato il numero di telefono di ogni utente. Questo permette all’autorità pubblica di accedere allo stato di salute del cittadino in fase di accertamento, e soprattutto di avere una traccia dei suoi spostamenti attraverso le prenotazioni sulla rete di trasporti e la geolocalizzazione effettuata sulla rete telefonica[11].
Ugualmente importante nel sistema di contact tracing è la registrazione con identità reale (real name registration) tramite carta di identità e numero telefonico per l’accesso alla rete e ai social media[12]. In particolare, questo aspetto è necessario per il coinvolgimento delle piattaforme online private quali WeChat e Alipay[13], utilizzate da centinaia di milioni di cinesi e gestite rispettivamente dai gruppi Tencent e Alibaba. Oltre a partecipare allo sviluppo dei software dei QR code sanitari, le piattaforme sono in grado di fornire un ampio ventaglio di dati fondamentali per l’identificazione di potenziali contagiati, quali i dati sulle relazioni interpersonali degli utenti, i dati sulle ricerche relative agli acquisti e soprattutto i dati di posizionamento GPS[14]. L’utilità di questi ultimi deriva in particolare dalla accuratezza nella geolocalizzazione degli utenti. Il margine di errore infatti è nell’ordine di qualche metro, a fronte delle centinaia di metri nella localizzazione tramite la rete telefonica.

Note

1.  Una definizione è offerta dal European Center of Disease Prevention and Control – ECDC: https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/Public-health-management-persons-contact-novel-coronavirus-cases-2020-03-31.pdf.

2.  https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5268851.

3.  M. Kretzschmar et al., Isolation and contact tracing can tip the scale to containment of Covid-19 in populations with social distancing, https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3562458, pag. 14.

4.  http://cpc.people.com.cn/n1/2020/0216/c64094-31589177.html

5.  Il governo della Repubblica Popolare Cinese, presieduto dal Primo Ministro.

6.  http://www.nhc.gov.cn/xcs/zhengcwj/202002/573340613ab243b3a7f61df260551dd4/files/ c791e5a7ea5149f680fdcb34dac0f54e.pdf

7.  http://www.gov.cn/xinwen/2020-01/22/content_5471437.htm

8.  Link

9.  https://tech.chinadaily.com.cn/a/202002/17/WS5e4a4ac7a3107bb6b57a03be.html

10.  http://www.gov.cn/zhengce/2011-10/29/content_2602263.htm

11.  https://baijiahao.baidu.com/s?id=1658130803722744080&wfr=spider&for=pc&isFailFlag=1

12.  http://www.cac.gov.cn/2017-09/07/c_1121624269.htm

13.  L’offerta di servizi al cittadino di queste due piattaforme è molto più vasta di quella dei loro omologhi Americani. Oltre al servizio di messaggistica e ai social media, include anche un sistema di pagamenti digitali, al quale sono collegati una vastissima gamma di servizi accessori che spaziano dalle prenotazioni di viaggi e spettacoli alla fornitura di servizi assicurativi e finanziari.

14.  L’utilizzo dei dati GPS nei sistemi di contact tracing, sebbene ampiamente ipotizzato, non è stato ancora confermato da fonti ufficiali. https://www.colabug.com/2020/0409/7231279/

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