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Energie rinnovabiliSentenza Consiglio di Stato 2 marzo 2018, sentenza n. 1306

di Osservatorio Energia - 11 Luglio 2018
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Rimessa alla Corte di Giustizia Ue la rilevante questione della riduzione o azzeramento delle tariffe incentivanti delle fonti di energia rinnovabili

Con la sentenza non definitiva in epigrafe, il Consiglio di Stato ha rimesso alla Corte di giustizia dell’Unione Europea la seguente questione pregiudiziale: “se l’art. 3, comma 3, lett. a) della Direttiva 2009/28/CE debba essere interpretato – anche alla luce del generale principio di tutela del legittimo affidamento e del complessivo assetto della regolazione apprestata dalla Direttiva in punto di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili – nel senso di escludere la compatibilità con il diritto UE di una normativa nazionale che consenta al Governo italiano di disporre, con successivi decreti attuativi, la riduzione o, financo, l’azzeramento delle tariffe incentivanti in precedenza stabilite”.

A tal proposito, infatti, ha precisato il Collegio che “in assenza di un precedente specifico, non può farsi sicuro riferimento alla teorica del cd. “atto chiaro”, tanto più a fronte di un’espressa istanza di parte che sollecita la rimessione, della astratta rilevanza della questione pregiudiziale e della valenza generale del dovere di sollevare una questione pregiudiziale in capo ai Giudici di ultima istanza


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