L’insolvenza delle società partecipate a un anno dal T.U.

Il tema della fallibilità delle società partecipate ha trovato (per ora) una apparente stabilizzazione a partire dall’intervento di riforma operato dall’art. 14 del d.lgs. 175/2016 (da ora t.u.), che ha prodotto rilevanti mutamenti specie ove si consideri il precedente assetto, ove il carattere “pubblico” era suscettibile di produrre effetti “bipolari” in quanto capace al contempo di disinnescare l’incombenza di una procedura concorsuale a seguito di insolvenza, nonché consentire alle amministrazioni controllanti di avvalersi della procedura di affidamento diretto[1].

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Note

1.  Tra gli altri un caso interessante, se non altro per le definizioni, è quello affrontato dal Tribunale di Patti nella pronuncia del 6 marzo 2009, in cui veniva esclusa la sottoposizione a fallimento di una società per azioni operante nella gestione dei rifiuti in quanto ritenuta “mero sodalizio partecipato esclusivamente da enti pubblici per la migliore gestione di un essenziale servizio pubblico”.