Ministero dell’Ambiente, Decreto- DM-0000072, 16 aprile 2015

Dopo l’ordinanza del Tar, il ministero dell’Ambiente certifica con decreto l’esclusione del terminale di ricezione (Prt) del gasdotto Tap dall’ambito di applicazione del Decreto legislativo 334 del ’99, la cosiddetta «Legge Seveso».

Il decreto, che ha ricevuto il via libera del Consiglio dei Ministri dello scorso 10 aprile, arriva a poco più di un mese dall’ordinanza del Tar del Lazio che ha respinto la richiesta della Regione Puglia di sospendere cautelarmente la nota del ministero che aveva dichiarato «superata» la prescrizione del decreto di compatibilità ambientale del gasdotto, e quindi la non applicabilità al Prt delle previsioni della Seveso. Il decreto è confortato dalle indicazioni fornite, su richiesta della Presidenza del Consiglio, dal ministero dello Sviluppo economico e dal dipartimento dei vigili del fuoco del ministero dell’Interno. In particolare, il Mise, in un documento tecnico firmato dal direttore generale Gilberto Dialuce, rileva, tra l’altro, che «la tesi secondo la quale all’interno del Prt avverrebbe una manipolazione o trasformazione del gas, per cui l’impianto non potrebbe assimilarsi a una stazione di pompaggio, non appare fondata in quanto in esso non vi è alcuna trasformazione chimica del gas, ma solo una riduzione della sua pressione e temperatura »