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Decisioni individuali versus decisioni collegiali

di e - 13 Gennaio 2015
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Partendo, infatti, da posizioni favorevoli sull’operato di questo statista, il risultato è stato quello di una decisione del gruppo molto più estrema a favore dello statista rispetto a quella mediana. Un risultato costante, e che deve essere sottolineato, dimostra che la polarizzazione è molto più forte nel caso in cui vi sia dibattito fra i membri del gruppo rispetto all’ipotesi in cui essi si limitino ad ascoltare.
Il fenomeno della polarizzazione di un gruppo è stato spiegato in diversi modi e forma oggi ancora oggetto di notevoli discussioni, ma due teorie hanno ricevuto il maggior consenso: il “confronto sociale” e “la forza delle idee”.
In base al “confronto sociale” (social comparison), nell’ambito di un gruppo tendenzialmente omogeneo, ogni individuo ha interesse ad avere la reputazione di colui che maggiormente ha fiducia in certe idee. Può accadere che un individuo per primo esprima una opinione moderata. Il secondo, interessato alla sua reputazione, ed anche ad un piacere personale di sentirsi più rigoroso del primo, anche se non ha un’idea così precisa come il primo, tenderà o ad esprimere la stessa opinione o, per guadagnarsi una reputazione nell’ambito del gruppo, una posizione leggermente più estrema del primo, anche se in sé ha magari un’idea più moderata. Il terzo individuo, interessato anche lui alla propria reputazione nell’ambito del gruppo e alla propria soddisfazione personale, o esprimerà la stessa convinzione del secondo, o assumerà una posizione leggermente più estrema per guadagnarsi la reputazione di convinto sostenitore di una certa opinione. Il quarto farà gli stessi ragionamenti del terzo e, a conclusione della manifestazione della propria idea da parte di tutti i membri, anche coloro che per primi avevano manifestato una posizione moderata la rivedranno al fine di godere di una adeguata reputazione nel gruppo. Un fenomeno particolare che si è osservato negli esperimenti di Stoner, ammesso che la giustificazione della estremizzazione sia stato il confronto sociale, è che dopo aver preso la decisione unanime, ben il 39% dei partecipanti dichiarò che si era mosso verso posizioni più estreme anche dal punto di vista delle convinzioni interiori personali.
Il fatto richiama alla mente le reputational cascades[10].
Il fenomeno che invece si è definito della “forza delle idee” (persuasive arguments) sta nella capacità di chi ha maggiori argomenti di convincere gli altri. Generalmente, coloro che hanno maggiori argomenti, argomenti più vividi, sono coloro che sono più inclini verso una certa posizione. Si supponga che il primo individuo esprima un’opinione estrema. Il secondo, se si ipotizza che abbia un’inclinazione leggera, si adeguerà all’opinione del primo perché in assenza di una vero convincimento può ritenere probabile che chi ha espresso una posizione con una certa forza delle idee sia più informato. Il terzo vedrà due persone con la stessa idea e sarà maggiormente convinto di quella stessa idea, ipotizzando che anche lui non abbia una convinzione forte di senso opposto. Per il quarto membro del gruppo che dovrà esprimersi l’effetto sarà ancora maggiore. Colui che è più incline verso una posizione estrema generalmente ha maggiori argomentazioni degli altri membri del gruppo e questi ultimi, portatori di un’inclinazione più debole, seguiranno colui che appare essere il più convincente. Ad esempio, nel caso di una giuria che deve fissare l’ammontare dei danni puntivi, colui che richiede un sanzione più elevata può usare argomenti come: “we need to deter this kind of conduct”; oppure: “we need to send a powerful signal” . Questa forza delle idee può spingere gli altri, privi di una convinzione così forte, a seguire l’individuo che esprime in modo più vivido la posizione estrema. L’effetto finale, dopo la discussione, sarà che verranno fissati danni punitivi maggiori rispetto a quelli immaginati dall’individuo con una convinzione mediana. Può avvenire, peraltro, l’effetto contrario. Se l’inclinazione generale è nel senso di un basso livello di danni punitivi, dopo la discussione si avrà l’effetto che verranno fissati danni da risarcire inferiori a quelli ritenuti equi, prima della discussione, dall’individuo che ha un’opinione mediana[11].
Questi fenomeni sono quelli che il modello della polarizzazione dei gruppi esattamente predice.
Merita di essere ripetuto quanto detto con riferimento agli esperimenti di Stoner, e cioè che ben il 39% dei partecipanti agli esperimenti aveva cambiato, dopo la decisione unanime, le proprie convinzioni personali. Il fenomeno richiama alla mente le informational cascades[12].
Esistono altre spiegazioni del fenomeno della polarizzazione del gruppo che riscuotono un minor consenso. Può dirsi stabilmente accertato, tuttavia, che il fenomeno si verifica, essendo stato sperimentato in più nazioni, in gruppi distinti in base al sesso ed in gruppi caratterizzati da diverse attitudini verso il rischio. Il dilemma maggiore che rimane sussistere è quello di stabilire una regola che preveda se un gruppo si muoverà verso una posizione estrema cauta o verso una posizione estrema propensa al rischio. Ma, come si è notato con gli esperimenti in materia di attitudine verso gli Stati Uniti e verso De Gaulle da parte dei cittadini francesi, conoscendo l’inclinazione iniziale dei membri del gruppo si può prevedere in che senso si avrà la polarizzazione.

Groupthink: cosa è e come funziona.
Il fenomeno del Groupthink può essere definito una distorsione cognitiva dovuta al fatto di dover prendere decisioni attraverso una scelta di gruppo. In particolare, risulta essere la pressione del gruppo sui membri a portare costoro ad adeguarsi a determinate posizioni all’interno del gruppo stesso e quindi a prendere decisioni irrazionali o fallimentari. In questo senso, appunto, le decisioni sarebbero prive di razionalità in quanto non rispecchierebbero una attenta valutazione delle alternative. Creatività individuale, unicità e pensiero indipendente si perderebbero nel perseguimento della coesione del gruppo, in quanto sono i vantaggi che talvolta possono essere ottenuti dal prendere una decisione come gruppo che spingono a soffocare fonti di idee, conoscenze ed esperienze per risolvere un problema.
Il Groupthink negli ultimi anni ha avuto un notevole interesse nella letteratura di tipo sociale ed economico per la sua capacità di spiegazione di determinati fenomeni altrimenti difficili da comprendere. In particolare il Groupthink è stato utilizzato come modello interpretativo nell’analisi di determinati casi storici (come quello relativo alla Baia dei Porci[13]) in cui i gruppi che dovevano prendere determinate decisioni, a causa del Groupthink non avrebbero preso le decisioni migliori ma sarebbero stati affetti da un comportamento che poi li ha portati ad adottare decisioni fallimentari.

Note

10.  Sunstein C. , The Law of Group Polarization, nella versione pubblicata sul sito SSRN, disponibile all’indirizzo: http://papers.ssrn.com/paper.tsf?abstract_id=199668, visitato il 21 dicembre 2014.

11.  In modo similare, gli esperimenti hanno mostrato che persone con forti pregiudizi razziali, che discutevano sulla questione del pregiudizio, risultavano alla fine della discussione più razzisti rispetto alle posizioni iniziali. Al contrario, persone lievemente razziste che discutevano fra loro addivenivano a posizioni più morbide. Cfr. Myers D.G. e G. D. Bishop, Discusssion effects on racial attitudes, in Science, n. 169, 778, 1970.

12.  Sunstein,op. ult. cit., p. 7.
A titolo di esempio, si immagini che un individuo decida di andare al cinema e scopre che due movie sono proiettati. Non ha alcuna informazione su di essi e ne sceglie uno a caso mettendosi in fila per il biglietto. Arriva un secondo individuo, anche lui totalmente disinformato circa i movie che verranno proiettati. Vede, peraltro, che la prima persona è in coda per uno di essi. Può sì immaginare che quell’individuo abbia scelto a caso, ma può anche pensare che quella persona sia informata circa il miglior film fra i due. Tenendo conto di questa possibilità lo imiterà e si metterà in coda con lui. Un terzo individuo si presenta e vede due persone in fila per un movie. Penserà che sia quello  più interessante e si metterà in coda anche lui. Il quarto, il quinto e il sesto individuo terranno a maggior ragione lo stesso comportamento. Si sviluppa così una cascata informativa, che può ben essere inefficiente avendo il primo individuo scelto a caso il film da vedere.

13.  Vari esempi di Groupthink sono stati rilevati a livello storico. Un esempio é quello relativo a Pearl Harbor. Si veda Janis Irving L.,  Groupthink: Psychological Studies of Policy Decisions and Fiascoes, Boston, Houghton Mifflin, 1982.

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