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Energie rinnovabiliConsiglio di Stato, sez. VI, sentenza 30 maggio 2014, n. 2822

di Osservatorio Energia - 7 Luglio 2014
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Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello incidentale proposto da una società titolare di un impianto fotovoltaico, con il quale ci si doleva del provvedimento del GSE che aveva disposto la decadenza dal diritto alle tariffe incentivanti previste dal dm 19 febbraio 2007.A seguito di un apposito sopralluogo, infatti, il GSE aveva accertato che l’impianto dell’appellante non era stato concluso entro 31 dicembre 2010, e, in particolare, che non erano stati posati i cavi di collegamento con il punto di consegna, contrariamente a quanto previsto dalla Procedura Operativa per la gestione delle comunicazioni di fine lavori degli impianti fotovoltaici al GSE.

Il Consiglio di Stato ha mostrato di non condividere la posizione assunta dal Gestore, richiamandosi proprio a quanto previsto dalla “Procedura Operativa” suddetta, che distingue tra lavori di costruzione dell’impianto, ossia attinenti alla realizzazione degli elementi costruttivi e entrata in esercizio, che comprende le opere necessarie per il funzionamento dell’impianto. A questo proposito, ha affermato che la posa dei cavi di collegamento con il punto di consegna rientra in quest’ultima categoria. Pertanto, la mancanza in situ dei cavi, rilevata dal GSE, non può costituire di per sé, ragione per escludere il completamento dei lavori dell’impianto alla data del 31 dicembre 2010.

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2013/201306384/Provvedimenti/201402822_11.XML

 

 


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