Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 24 gennaio 2013, n.434

Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello di un amministrazione comunale avverso la sentenza in primo grado che aveva rigettato le doglianze espresse nei confronti della determinazione regionale di autorizzazione alla istallazione di un impianto fotovoltaico da parte della controinteressata Società.

In particolare, il Collegio rileva come il Comune citato non avesse espresso alcun diniego formale in sede di conferenza di servizi convocata dalla Regione, limitandosi ad evidenziare che doveva “essere chiarita la titolarità sia del terreno in cui insiste l’impianto che in quello dove passeranno i cavidotti”. Al contrario, ai sensi dell’art. 14 ter della l. n. 241/1990, per essere validamente espresso, il dissenso deve, tra le altre cose, essere sorretto da congrua motivazione e contenere altresì la critica costruens, volta ad indicare le modifiche progettuali necessarie per il superamento del dissenso medesimo. Ed in conformità al precetto normativo, anche la giurisprudenza ha più volte chiarito come il dissenso di un’amministrazione che partecipa alla conferenza di servizi deve rispondere ai principi di imparzialità e buon andamento dell’azione amministrativa, predicato dall’art. 97 Cost., non potendo limitarsi ad una mera opposizione al progetto in esame ma dovendo essere costruttivo e motivato.

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%205/2012/201203344/Provvedimenti/201300434_11.XML