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Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 18 ottobre 2012, n. 5349

di Osservatorio Energia - 13 Novembre 2012
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Il Consiglio di Stato ha accolto la tesi dell’appellante Enel Rete Gas s.p.a. secondo cui è inibito al Comune intimato di affidare il servizio di distribuzione del gas oggetto di giudizio, ostando a ciò il divieto di cui all’art. 24, comma 4, d.lgs. n. 93/2011. Il Consiglio di Stato si discosta, così, dalla decisione del giudice di prime cure che aveva ritenuto legittima la delibera con cui il Comune aveva indetto una gara anche in mancanza di una previa individuazione degli ambiti ottimali del servizio, così come previsto dall’articolo 46-bis del d.l. 159/2007 (convertito dalla l. n. 222/2007). Il Tar aveva ritenuto legittimo l’operato del Comune in ragione tanto del carattere facoltativo ed agevolativo di tali ambiti ottimali, quanto in considerazione dell’effetto di moratoria sine die degli affidamenti in essere che l’interpretazione propugnata dalla ricorrente determinerebbe.

Il Consiglio di Stato ha invece precisato che la disposizione dell’art. 24, d.lgs. 93/2011 è chiara nell’inibire l’indizione di gare se non per ambiti territoriali minimi.

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%205/2012/201203518/Provvedimenti/201205349_23.XML


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