Consiglio di Stato, Ad. Plen., sentenza 4 maggio 2012, n. 9
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato si è pronunciata sulla natura dell’art. 4, comma 1, del decreto ministeriale 6 febbraio 2006, recante “Criteri per l’incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare”. In particolare, la norma stabilisce: “L’aggiornamento delle tariffe incentivanti di cui all’art. 5, comma 2, lettera b), all’art. 6, comma 2, lettera b), e all’art. 6, comma 3, lett. b), viene effettuato per ciascuno degli anni successivi al 2006 sulla base del tasso di variazione annuo, riferito ai dodici mesi precedenti, dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rilevati dall’Istat”. Secondo la ricostruzione del Consiglio di Stato, l’art. 4, comma 1, d.m. 6 febbraio 2006 fornisce l’interpretazione autentica dell’art. 6, comma 6, d.m. 2005. La norma, infatti, si limita ad una mera precisazione di un significato precettivo già enucleabile dal decreto ministeriale 28 luglio 2005. Conseguentemente, non può configurarsi un legittimo affidamento da parte dei soggetti che abbiano presentato domande per il riconoscimento degli incentivi negli anni 2005 e 2006.
L’Adunanza Plenaria ha altresì affermato la natura normativa del d.m. 6 febbraio 2006, chiarendo che il carattere normativo di un atto non può essere disconosciuto solo perché esso si applica esclusivamente agli operatori di un settore (nella specie i titolari di impianti per la produzione di energia da fonte solare) dovendosi, al contrario, verificare, se, in quel settore l’atto è comunque dotato dei requisiti della generalità e astrattezza.