L’angolo di Copenhagen
In vista della Conferenza delle Parti dell’UNFCCC (UNITED NATIONS FRAMEWORK CONVENTION ON CLIMATE CHANGE) che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 Dicembre 2009 APERTACONTRADA apre una speciale Sezione (“L’ANGOLO DI COPENHAGEN”) dedicata alla preparazione, alla gestione e alle valutazioni di questo evento internazionale importantissimo per il destino dell’ambiente e per il futuro del nostro Pianeta e dell’intero genere umano. Cercheremo di dare costanti aggiornamenti sul tema, con documenti di analisi e brevi flash informativi, fornendo anche notizie su recenti rilevazioni degli andamenti climatici e ambientali.
Il primo flash riguarda l’appello di sei Ministri degli esteri europei (di Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, Francia, Finlandia, Spagna) pubblicato nei giorni scorsi sulla stampa internazionale. Nel testo si legge:
“ Siamo tutti concordi nel:
- sostenere a Copenhagen la firma di un accordo che mantenga l’innalzamento del riscaldamento globale entro un tetto massimo di 2 gradi;
- appoggiare un’offerta internazionale equa e di ampio raggio, da parte europea, per finanziare lo sviluppo tecnologico e le strategie di adattamento nei Paesi emergenti per la riduzione delle emissioni;
- impegnarci personalmente per incanalare gli sforzi diplomatici e mobilitare le risorse delle nostre reti diplomatiche collettive allo scopo di convincere i principali partecipanti a questi negoziati a presentare progetti seri e di vasta portata;
- assicurare che nell’agenda internazionale siano prioritarie le problematiche legate ai cambiamenti climatici come minaccia per la stabilità e la sicurezza globali;
- lavorare per assicurarci che l’Unione Europea svolga un ruolo di primo piano nei negoziati e si mostri pronta a passare dall’impegno attuale a ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, all’impegno di ridurle del 30 per cento nel quadro di un programma più vasto e in presenza di sforzi paralleli in questo senso da parte degli altri Stati.
Grazie a un forte messaggio sulla proposta di finanziamento delle tecnologie indispensabili per ridurre le emissioni, ci proponiamo di raccogliere la partecipazione di tutti i Paesi verso un nuovo accordo da siglare a Copenhagen”.