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Azione amministrativa e procedimento. De-costruzione e prove di ristrutturazione. Bari, 13 marzo 2017. Presentazione del Convegno

di - 21 Giugno 2017
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X.     Essi sono ripresi da Maria Grazia Della Scala con riferimento al CPA e prima ancora al fondamentale obbligo di pubblicazione della relazione generale della CADA (Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi), il cui ruolo, a differenza di quello del difensore civico, risulta ormai rafforzato ed utile con funzioni svolte in regime di chiara neutralità, nonostante la sua collocazione governativa presso il Presidente del Consiglio.
Non molto diversa la disciplina concernente la CADA (indipendente per natura, come ritiene Della Scala) da quella propria delle autorità amministrative indipendenti, ma priva rispetto a queste di poteri decisori, ordinatori, sanzionatori e sostitutivi.
Su di essa l’A. si sofferma nel commento dell’art. 27, non tralasciando alcun aspetto dell’interessante attività di organizzazione del subsistema della conoscenza della produzione di atti amministrativi da parte di tutti gli organi pubblici.
Anche in merito all’attività consultiva, la Della Scala non manca di approfondire, con il suo inesorabile metodo della completezza assoluta, dal parere paragiurisdizionale reso dal Consiglio di Stato in sede di procedimento di ricorso al Presidente della Repubblica, fino alle valutazioni tecniche che ritrovano il ruolo di base che è stato loro sempre riconosciuto in concreto nell’attività della p.A.

XI.     Si deve ad Elisa Scotti un saggio sistematico sull’ampio tema della conferenza di servizi (a. 19), istruttoria e decisoria, trattato sin nei particolari dei suoi camaleontici e continui mutamenti di colore, cioè di metodo e di finalità.
Un metodo raffinato e un’impostazione assai chiara di una tematica davvero difficile e ad un tempo legata a scelte politiche puntualmente individuate si rilevano a piene mani nel saggio critico della prof. Scotti e criticamente commentate.
Anche il tema assai delicato del silenzio-assenso nel rapporto tra amministrazioni pubbliche dirette ed indirette (a. 17-bis) e tra p.A. e cittadini (a. 20), nonché il tema, ricco di risvolti dommatici e pratici, della dichiarazione di inizio attività – scia (a. 19) sono oggetto di trattazione sistematica, che si giova del metodo, comune del resto a tutti gli altri autori, concernente la ricerca dei precedenti approdi dottrinari e giurisprudenziali e che torna sull’obbligo di provvedere, costituente, come abbiamo visto, un tema ormai comune nell’amministrazione contemporanea.

Per concludere, si tratta di una splendida offerta dottrinale di veri e propri saggi, posti oggi al servizio della scienza del diritto amministrativo[4].

Note

4.  Undici autori:
1. prof. Alberto Romano emerito di Diritto amministrativo, Università di Roma La Sapienza
2. prof. Alessandro Cioffi associato di Diritto amministrativo idoneo a cattedra, Università del Molise
3. prof. Fulvio Costantino professore a contratto di Diritto amministrativo idoneo alla II fascia, Università di Macerata
4. prof. Francesco De Leonardis ordinario di Diritto amministrativo, Università di Macerata
5. prof. Maria Grazia Della Scala aggregata di Diritto amministrativo idonea alla II fascia, Università di Roma La Sapienza
6. prof. Paolo Lazzara ordinario di Diritto amministrativo, Università di Roma Tre
7. cons. Maria Laura Maddalena giudice amministrativo
8. avv. Federico Mazzella avvocato amministrativista
9. avv. Anna Romano avvocatessa amministrativista
10. prof. Maria Chiara Romano associata di Diritto amministrativo idonea a cattedra, Università di Roma La Sapienza
11. prof. Elisa Scotti associata di Diritto amministrativo idonea a cattedra, Università di Macerata

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