La Corte di Cassazione ha statuito che l’esercizio abusivo dell’impianto produce una lesione del bene giuridico protetto dall’art. 12 cui sono ricollegate le sanzioni ex articolo 44, D.p.r. 380/2001.
La ratio della norma, infatti, è permettere il controllo dell’Autorità preposta anche nella fase di esercizio dell’impianto. Pertanto, le sanzioni penali ex art. 44 non colpiscono solo la realizzazione di un impianto a fonti rinnovabili senza la prescritta autorizzazione unica, ma anche il suo esercizio abusivo: i titolari dell’impianto sequestrato hanno infatti leso l’interesse alla permanente vigilanza da parte dell’Autorità sull’esercizio dell’impianto stesso, aggravando o comunque protraendo le conseguenze negative del reato, così giustificando il sequestro preventivo.