Consiglio di Stato, sez. V, sentenze 31 luglio 2012, nn. 4331 e 4332

Nell’ambito di una controversia avente ad oggetto la legittimità dell’autorizzazione unica rilasciata per la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili/biomasse, il Consiglio di Stato si è pronunciato in ordine a due profili: i) la legittimazione e l’interesse a ricorrere di una società collocata in prossimità dell’impianto autorizzato; ii) le condizioni per accertare la “disponibilità” dell’area da parte del soggetto che chiede l’autorizzazione.

Con riferimento al primo aspetto, il Consiglio di Stato ha affermato che ai fini della sussistenza della legittimazione ad agire è sufficiente la “vicinitas”, cioè che l’opificio ove la parte ricorrente svolge la propria attività sia situato in prossimità del sito prescelto per la realizzazione del nuovo impianto, non dovendo addossarsi ad essa il gravoso onere della prova dell’effettività del danno subendo, prova che, non potendo prescindere dall’effettiva realizzazione dell’impianto, finirebbe per svuotare di significato il principio costituzionale del diritto di difesa.

In relazione al secondo aspetto, il Consiglio di Stato ha ritenuto che la  disponibilità dell’area da parte del soggetto che chiede l’autorizzazione non sia legittimamente dimostrata dall’avvio delle procedure per l’acquisizione della stessa, dal momento che l’espletamento della complessa procedura per il rilascio della autorizzazione de qua non può essere soggetto al rischio che al termine del procedimento l’effettiva disponibilità del bene si dimostri insussistente.

 

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%205/2011/201109358/Provvedimenti/201204331_11.XML

http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%205/2011/201109357/Provvedimenti/201204332_11.XML