Federico Caffè sull’allarmismo economico: una lezione attuale?

«L’accentuazione in senso pessimistico di una situazione che ovviamente non sia brillante ma nemmeno catastrofica, può essere una strategia efficace per modificare l’esistente stato di cose, allorché si faccia avanti “un nuovo pretendente che reclama una fetta di potere” (K.W. Rothschild). E ciò soprattutto quando si prospetti “il nuovo pretendente” come idoneo a modificare il clima di opinioni ed a rovesciare l’affermato avvitamento involutivo dell’economia. (…)
Ci si può chiedere (…) come sia possibile dare credibilità ad una presentazione artificiosamente allarmistica della situazione economica, in un’epoca come la nostra in cui si fa esteso uso della documentazione statistica e della modellistica econometrica. In realtà è appunto l’uso che si faccia di questa documentazione che può diventare strumento di esagerato allarmismo».

Il brano è tratto da Federico Caffè, “La strategia dell’allarmismo economico”, Giornale degli Economisti e Annali di Economia, Anno XXXI (Nuova serie), Settembre-Ottobre 1972, n. 9-10, pp. 693-694.