Scontro tra Enel S.p.A. e Terna S.p.A. sulla produzione e vendita di energia elettrica

L’art. 7 (“Scopo sociale”), co. 2,  lett. k, della Convenzione stipulata tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Terna, nella versione approvata con decreto ministeriale 15 dicembre 2010, pubblicato sulla G.U. n. 4 del 7 gennaio 2011,  recita: “In particolare, la Concessionaria, nel rispetto dei principi di trasparenza, neutralità e non discriminazione:.. k) realizza e gestisce impianti per l’accumulo e la conversione in energia elettrica, finalizzati a garantire la sicurezza del sistema, il buon funzionamento dello stesso, il massimo sfruttamento della potenza da fonti rinnovabili e l’approvvigionamento di risorse per i servizi di dispacciamento” (Terna).

(http://www.terna.it/LinkClick.aspx?fileticket=gEGKZL6zQus%3d&tabid=166&mid=84)

(Il testo integrale della Convenzione è stato pubblicato sul sito della AEEG:http://www.autorita.energia.it/it/docs/riferimenti/101215.htm)

 Il Consiglio dei Ministri  è chiamato a decidere se ed, eventualmente, come accogliere nel decreto che recepisce il terzo pacchetto energia Ue, il passaggio della concessione statale a Terna, ottenuta nel dicembre scorso proprio dal Ministero dello Sviluppo.

Enel, invece, vanta i pareri condizionati delle Commissioni di Camera e Senato, nei quali è stato ribadito che, “in relazione alla previsione di separazione proprietaria del gestore della rete di trasmissione siano adottate apposite misure affinché il gestore del sistema di trasmissione non possa, in conformità e nel rispetto di quanto previsto dall’art. 9 della Direttiva 2009/72 esercire o svolgere – direttamente o indirettamente – attività di produzione di energia elettrica” (quarta condizione del parere favorevole del Senato).

Terna, a sua volta, può contare sulla previsione di cui all’art. 17, co. 3, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, sulle fonti rinnovabili, che l’autorizza ad inserire nel piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale “sistemi di accumulo dell’energia elettrica finalizzati a facilitare il dispacciamento degli impianti non programmabili”.