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Incroci di amministratori e incroci di soci fra le blue chips

di e - 13 Maggio 2011
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4. La rete delle partecipazioni fra il 1998 e il 2008
L’analisi della rete delle partecipazioni fra le blue chips mette in evidenza la suddivisione delle società in tre blocchi. Il primo è costituito dalla cosiddetta “Galassia Mediobanca”, che comprende l’asse Mediobanca-Generali, le società partecipate da queste, i soci rilevanti di Mediobanca e le società partecipate da questi ultimi; come si può vedere dalle figure 1 e 3 gli incroci partecipativi costituiscono una rete che collega buona parte dei soggetti. Il secondo blocco (“MIB pubblico”) è costituito dalle blue chips controllate verticalmente da soggetti pubblici, ma prive di significativi collegamenti orizzontali fra loro. Il terzo blocco raccoglie le altre società (il “MIB residuo”) ed è caratterizzato non solo dalla scarsità di collegamenti partecipativi rilevanti con gli altri due blocchi, ma anche dall’assenza di legami fra le società.
Nel 1998 la Galassia rappresentava il 40% della capitalizzazione totale della Borsa italiana, il MIB pubblico il 16% e il MIB residuo il 24%; le partecipazioni rilevanti fra i blocchi erano solo due, entrambe colleganti la Galassia e il MIB pubblico, ed erano pari all’1% del valore complessivo della Borsa. Come si distribuivano gli incroci degli amministratori rispetto ai tre blocchi? La Galassia faceva la parte del leone, dando luogo a 51 su 73 degli incroci complessivi, mentre all’interno di ciascuno degli altri due blocchi si registravano solo 4 casi. Nei rapporti fra i blocchi si registravano 12 collegamenti tra la Galassia e il MIB residuo, 2 fra la Galassia e il MIB pubblico e nessuno fra MIB pubblico e MIB residuo.
La Galassia risultava così nel 1998 il punto in cui più si addensavano non solo i rapporti partecipativi, ma anche quelli fra i consigli d’amministrazione.
–        Le partecipazioni si strutturavano su due poli (figura 1): Mediobanca raggruppava intorno a sé i principali gruppi bancari (Intesa, Banca di Roma, Unicredito, Comit) e assicurativi (Generali) del paese e raggiungeva, direttamente o attraverso Compart e HPI, anche soggetti industriali (Montedison e Edison, con la prima, Pirelli con la seconda); gli Agnelli, all’epoca già in via di allontanamento da Mediobanca, partecipavano a San Paolo-Fideuram, Banca di Roma e HPI e la Compagnia San Paolo a Compart. HPI e Compart costituivano quindi il principale aggancio fra i due poli, mentre la partecipazione della Fondazione Cariplo in San Paolo annunciava la fusione con Intesa.

–        Gli incroci fra amministratori (figura 2) in molti casi corrispondevano ai rapporti partecipativi: Mediobanca, Generali e Comit che, oltre ad essere collegate fra loro, condividevano amministratori, a monte con il gruppo Unicredito-Rolo-RAS e a valle con Alleanza-HPI-Pirelli e Compart-Edison-Montedison, esaurendo quasi tutte le possibili combinazioni. In altri casi accorciavano la catena partecipativa (Unicredito-Rolo-RAS con HPI o Generali con Intesa), la rinforzavano (Mediobanca con FIAT; FIAT con San Paolo; HPI con Pirelli; Compart con Montedison ed Edison) o la integravano (Mediobanca e Generali con Banca di Roma; Banca di Roma con Pirelli; HPI con FIAT, Compart, Montedison ed Edison; Edison con Montedison; Alleanza con Intesa e Pirelli).

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