sulla interpretazione della direttiva 2003/55/CE in tema di  mercato interno del gas naturale

La sentenza della Corte di Giustizia verte sull’interpretazione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 2003/55/CE.

La questione attiene al giudizio promosso da alcune società contro l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, e pendente al TAR Lombardia, per l’annullamento della delibera 29 marzo 2007, n. 79/07 e degli atti ad essa susseguenti con cui l’AEEG ha definito i «prezzi di riferimento» per la fornitura di gas naturale che le imprese devono far comparire nelle offerte commerciali ad una parte della loro clientela.

Il TAR ha chiesto in via pregiudiziale alla Corte se la norma nazionale che conferisce il potere di regolazione del prezzo di fornitura del gas all’AEEG osti alla liberalizzazione del mercato del gas disposta con la direttiva  003/55/CE.

La Corte ha escluso il contrasto tra normativa interna e comunitaria purché l’intervento statale:

–  persegua un interesse economico generale consistente nel mantenere il prezzo di fornitura del gas naturale al consumatore finale ad un livello ragionevole alla luce della contemperazione fra l’obiettivo di liberalizzazione e l’obiettivo della necessaria protezione del consumatore finale perseguiti dalla direttiva 2003/55; tale valutazione spetta agli Stati membri, tenendo conto della situazione del settore del gas naturale;

– non incida sulla libera fissazione dei prezzi della fornitura del gas naturale successivamente al 1° luglio 2007, se non nella misura necessaria a conseguire siffatto obiettivo di interesse economico generale e, di conseguenza, per un periodo necessariamente limitato nel tempo,

–  sia chiaramente definito, trasparente, non discriminatorio.

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:62008J0265:IT:HTML