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Schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2008/98/Ce in materia di rifiuti

di Redazione di ApertaContrada - 16 Aprile 2010
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Il 16 aprile 2010 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo  schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2008/98/Ce sui rifiuti che modifica la parte IV del D.lgs 152 del 2006. Il provvedimento in itinere, ora trasmesso alla Conferenza unificata ed alle Commissioni parlamentari per i necessari pareri, prevede la totale riscrittura della parte IV del D.lgs 152/2006 (cd. “Codice ambientale”) al fine di allinearle alle ultime regole comunitarie le nozioni di “rifiuto”, “sottoprodotto”, “riciclaggio”, “recupero, responsabilità dei gestori di rifiuti.

I punti salienti del decreto sono:

-Definizione di materia seconda. Alcuni materiali non sono più dei rifiuti ma materie seconde”. Ad esempio: rottami ferrosi o la carta usata sono materie seconde e, pertanto, potranno essere riutilizzati secondo le regole non più dei rifiuti ma, appunto, delle materie seconde.

-Definizione di sottoprodotto (i trucioli della lavorazione del mobile, gli sfridi della lavorazione del metallo, etc). Il nuovo decreto stabilisce regole più semplici e più concrete per il riutilizzo evitando tutta una serie di adempimenti e costi legati al rifiuto.

-Riutilizzo di terre e rocce da scavo. Cambia il sistema attuale che prevedeva per tutte le imprese che realizzavano infrastrutture (strade, autostrade, immobili, metropolitane) l’obbligo di smaltimento del  materiale scavato come rifiuto (con adempimenti e ancora oneri annessi, come portarlo in discarica) e di acquisire nuovo materiale per le attività di costruzione delle opere. Oggi invece se il materiale di risulta non è contaminato verrà considerato un sottoprodotto e potrà essere riutilizzato in loco.

-Definizione di CDR. Viene reintrodotta la nozione corretta di Combustibile da Rifiuti. Ciò consentirà all’Italia, di produrre energia dai rifiuti, considerando quindi il rifiuto non più uno scarto ma una risorsa economica, con vantaggi sia per l’ambiente che per la  bolletta energetica.

-Tracciabilità dei rifiuti – SISTRI. Viene inquadrato nell’ambito normativo europeo il recente DM istitutivo del sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti speciali, pericolosi e non, superando in termini di affidabilità e controlli gli stessi paletti fissati dall’UE. Il decreto definisce le sanzioni per l’inosservanza delle previsioni relative al Sistri.

-Recupero di alcuni materiali. Viene fissata al 2020 una soglia tassativa minima di recupero, il 50% per vetro, carta, plastica e metalli nell’ambito della raccolta differenziata, per incentivare e diffondere tale racconta sua come stile  di vita sia per i meccanismi di produzione che devono andare sempre più verso la cosiddetta “società del recupero”.

-Risparmi individuali e collettivi. Il decreto definisce un sistema basato sul recupero e riutilizzo dei prodotti per permettere sostanziali economie sulla bolletta energetica nazionale e sui costi per le famiglie sia in termini energetici che di beni di consumo e di costi per le imprese.

Download | Schema di decreto legislativo recante attuazione della Direttiva Rifiuti


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