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I limiti del mercato reale nell’allocazione delle risorse. Riconfigurazione del profitto e contenimento dei prezzi.

di - 1 Febbraio 2010
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3. Contenimento dei prezzi attraverso la politica fiscale.
Una efficace forma di regolamentazione dei prezzi di monopolio può essere perseguita anche attraverso la politica europea della concorrenza basata sulla TIP- tax based incomes policy.
L’art. 86 del Trattato di Roma cerca di scongiurare, in un mercato di tipo monopolistico od oligopolistico, il pericolo di uno sfruttamento abusivo di posizione dominante e nello stesso tempo far conseguire alle imprese del settore l’efficienza produttiva dipendente dalle economie di scala.
Allo scopo, l’Unione Europea potrebbe far ricorso alla politica dei redditi basata sulle imposte (TIP). La TIP-tax based incomes policy è una politica macroeconomica che intende usare la leva delle imposte per indurre le imprese a non aumentare i prezzi.
Gli economisti americani Stanley Fischer e Rudiger Dornbusch definiscono la TIP un sistema nel quale le imprese vengono premiate o penalizzate attraverso il sistema fiscale in relazione all’aumento dei prezzi che esse praticano.
Alle imprese viene comunicato che le imposte dipenderanno da quanto aumenteranno i loro prezzi. Ad esempio, per un aumento del 5% non è prevista alcuna penalità. Per ogni punto percentuale per cui i prezzi oltrepassano quel 5%, l’aliquota d’imposta verrebbe aumentata; essa potrebbe crescere del 2% per ogni aumento dell’1 per cento del tasso al quale sono aumentati i prezzi delle imprese. Con un tale sistema, concludono i due economisti, diventa costoso per le imprese aumentare i prezzi.
Con l’applicazione della TIP le imprese price-maker: a) da un lato, si imbatterebbero in un disincentivo ad aumentare i prezzi riducendo il livello di produzione; b) dall’altro, poiché i vantaggi tecnici di maggiore efficienza dovuti alle economie di scala si riversano in parte sui consumatori (il surplus del consumatore) venendosi per tale via a determinare un prezzo tendenziale di concorrenza che impedisce la formazione del prezzo di monopolio, non concreterebbero la ipotesi illecita di sfruttamento abusivo di posizione dominante contemplata dall’art. 86 del Trattato di Roma: è evidente che non è stata questa la strada scelta dal governo Berlusconi IV con la c.d.Robin tax!
Sicché finisce con l’essere perfettamente non solo lecita ma efficiente l’esistenza di gruppi monopolistici purché essi si comportino sul mercato come se vi fosse una effettiva concorrenza, una effettiva pluralità di produttori applicando regole concorrenziali nella determinazione del prezzo.
La TIP costituisce, in definitiva, uno strumento di politica antitrust efficace specie quando la speculazione, come sta avvenendo ora nel settore petrolifero e agroalimentare, la fa da padrona.

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