Conferenza di Poznań del dicembre 2008

A) SINTESI DEI RISULTATI DELLA CONFERENZA SULLA BASE DEI DOCUMENTI UFFICIALI.

Dai documenti ufficiali contenenti la descrizione dei risultati della Conferenza di Poznań (Conferenza della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici – United Nations Framework Convention on Climate Change, UNFCCC – e del Protocollo di Kyoto) emerge quanto segue:

1. La Conferenza è terminata con un chiaro impegno da parte dei Governi ad entrare in piena fase negoziale già nei primi mesi del 2009 per dare forma ad una risposta mondiale ai cambiamenti climatici ambiziosa ed efficace, gettando le basi per un accordo da raggiungere a Copenhagen nel dicembre 2009. Verrà messa a punto – auspicabilmente entro Giugno 2009 – una prima, temporanea, bozza di schema negoziale per le successive trattative internazionali.
E’ stato concordato che gli impegni dei Paesi industrializzati nel periodo successivo al 2012 dovrebbero assumere principalmente la forma di obiettivi quantificati di limitazione o riduzione delle emissioni, in linea con la tipologia di obiettivi di riduzione assunti per il primo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto.

2. Va inoltre ricordato che:

a) sono stati compiuti progressi sullo sviluppo e trasferimento di tecnologie, con l’approvazione del “Programma strategico di Poznań sul trasferimento di tecnologie” del Global Environment Facility (GEF), che ha lo scopo di aumentare il livello degli investimenti nei Paesi in via di sviluppo per rendere disponibili le tecnologie necessarie ai fini della gestione e del contrasto dei fenomeni di “Global Warming”;

b) sono stati apportati gli ultimi ritocchi verso la piena operatività dell’Adaptation Fund del Protocollo di Kyoto già nel 2009, concordando anche di conferire al Board dell’Adaptation Fund la capacità legale di garantire ai Paesi in via di sviluppo di avere accesso diretto;

c) sono stati compiuti progressi sulla riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado delle foreste nei Paesi in via di sviluppo, relativamente agli aspetti metodologici del programma di lavoro e alle questioni legate alla contabilizzazione delle riduzioni. In vista delle prossime sessioni, il Presidente dell’AWG‐KP (Ad Hoc Working Group on Kyoto Protocol) elaborerà una proposta negoziale che tenga conto delle posizioni espresse durante le discussioni.

3. E’ stato concordato l’obiettivo di permettere la piena attuazione della Convenzione (UNFCCC) attraverso “un’azione di cooperazione nel lungo termine, ora, fino al, ed oltre il 2012”, attraverso: una “visione condivisa” per raggiungere l’obiettivo ultimo della Convenzione; la “mitigazione”; l'”adattamento”; il “trasferimento di tecnologie”; gli “aspetti finanziari”.

B) COMMENTI APPARSI SULLA STAMPA RELATIVAMENTE AI RISULTATI DELLA CONFERENZA DI POZNAŃ.

Riportiamo nel seguito la sintesi dei commenti apparsi sulla stampa nazionale ed internazionale in ordine ai risultati della Conferenza di Poznań.

1. TEMPISTICA. I Paesi firmatari della Convenzione dell’Onu sui cambiamenti climatici (UNFCCC) si ritroveranno il prossimo mese di Marzo 2009 per discutere un documento di lavoro contenente gli elementi di sintesi delle proposte relative agli obiettivi ed ai mezzi per ridurre il fenomeno del “global warming”.
Il testo negoziale di massima dovrà essere predisposto entro Giugno 2009: tale testo dovrà esprimere una visione condivisa dei Paesi industrializzati e dei Paesi in via di sviluppo. E’ questo, secondo gli osservatori, uno dei passaggi chiave. Infatti questo testo potrebbe diventare il Protocollo di Copenaghen. Quattro sessioni di negoziati sono già previste nel 2009. Il segretario generale dell’Onu Ban-Ki Moon potrebbe convocare un vertice dei capi di Stato sul clima in Settembre a New York. L’Unione Europea ha suggerito una riunione ministeriale nell’Autunno 2009, per un incontro con la nuova amministrazione Usa.

2. IMPEGNI SULLE EMISSIONI. I Paesi industrializzati firmatari del Protocollo di Kyoto (tutti tranne gli Usa) sono pronti a definire a partire dal 2012 nuovi obiettivi di riduzione delle loro emissioni inquinanti. Sono pronti a considerare una riduzione tra -20% e -40% nel 2020 rispetto al 1990. I Paesi interessati dovranno comunicare i loro rispettivi impegni prima della primavera del 2009.

3. RISORSE FINANZIARIE. E’ stato trovato un accordo per rendere pienamente operativo il “Fondo di adattamento” (Adaptation Fund) previsto dal Protocollo di Kyoto, il cui scopo è aiutare i Paesi più poveri a fronteggiare gli impatti del riscaldamento globale. Le somme disponibili restano però molto limitate (gli attuali 50 milioni di dollari circa diventeranno 300 milioni entro il 2012) se paragonate alle necessità annuali, valutate in miliardi di dollari (10-40 miliardi di dollari secondo la Banca Mondiale). Il limitato incremento dei fondi ha causato forti critiche da parte dei Paesi del Sud del mondo.

4. TECNOLOGIE. Un accesso a buon mercato e rapido alle tecnologie è uno degli altri elementi essenziali per rendere possibile un futuro accordo sul clima a livello mondiale. A tale riguardo a Poznań non sono stati raggiunti risultati significativi. Tutto ciò – ad avviso degli analisti internazionali – ha creato grande delusione in particolare nei paesi in via di sviluppo.

5. FORESTE. Saranno calcolati gli sforzi della lotta contro la deforestazione e il degrado del patrimonio boschivo e a favore del mantenimento di foreste e piantagioni. La Conferenza di Poznań ha dato il suo accordo a studi di metodologia, che permettano di definire scenari di riferimento per poter rendere questi sforzi misurabili e comparabili.

6. RISULTATI MODESTI. L’incertezza sulle posizioni finali Europee del pacchetto clima e la transizione politica negli Stati Uniti hanno certamente influito sulle posizioni caute espresse dai rappresentanti dei vari governi. Gli Usa erano per l’ultima volta rappresentati dall’Amministrazione Bush, che ha sempre rifiutato qualsiasi accordo multilaterale vincolante.
Gran parte dei quotidiani internazionali hanno accolto tiepidamente i risultati della Conferenza, nonostante i delegati presenti abbiano salutato con favore il lavoro e i negoziati svolti.