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I presupposti giuridici del confronto competitivo nel mercato nazionale delle scommesse: importanti conferme giurisprudenziali al regime autorizzatorio!

di - 13 Febbraio 2009
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Pertanto, le nuove disposizioni, che hanno prodotto una evidente apertura del mercato nazionale dei giochi e delle scommesse, stimolando e favorendo la concorrenza, dovrebbero contribuire ad escludere il riproporsi di situazioni di conflitto come quelle oggetto delle controversie descritte e, soprattutto, dovrebbero eliminare ogni dubbio residuo in ordine alla illiceità delle attività poste in essere da operatori privi dei necessari titoli abilitativi (concessioni ed autorizzazioni).

Quei bookmakers, che scientemente hanno evitato di prendere parte alle procedure concorsuali per l’aggiudicazione delle nuove concessioni, preferendo contestare in toto la legittimità del sistema giuridico, hanno, finito, così, per porsi al di fuori del perimetro del diritto nazionale e comunitario, scegliendo di operare contra ius e con ciò violando le più elementari norme di diritto, ivi incluse quelle a tutela della libera concorrenza tra imprese.

Con le due sentenze in commento appare, dunque, consolidarsi un orientamento giurisprudenziale forte che, nel riconoscere il valore imprescindibile dei titoli legali abilitativi, si oppone ai tentativi di elusione della normativa nazionale e comunitaria.

In chiusura notiamo come la Sesta Sezione del Consiglio di Stato non abbia perso l’occasione per “bacchettare” alcune strumentali letture ed interpretazioni fornite alle ultime pronunce della Corte di Lussemburgo, riaffermando in questo modo la piena compatibilità del modello italiano con l’ordinamento comunitario, proprio sulla base delle statuizioni dei giudici europei.

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